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Gino è un avvocato di raro talento che però non ha raggiunto, e forse nemmeno perseguito, il vero successo professionale. Ha smarrito l'idea terrena di giustizia e usa il sesso come un'arma: "entomologo femminile", etologo dell'umanità, soprattutto quella di confine, tratta con lo stesso distaccato disprezzo i peccatori che si comportano da virtuosi, i virtuosi che vivono da peccatori, i peccati trasformati in reati e viceversa. Finché un giorno una donna gli annuncia con messaggi anonimi che presto si incontreranno, e che quest'incontro cambierà la sua vita. Ma prima dovrà affrontare un viaggio al termine della notte attraverso "terre di mezzo" abitate da persone apparentemente comuni o importanti, stimate in pubblico, miserabili e pericolose nel privato. Gino finirà per smascherarli nella loro reale essenza di mostri, ma metterà a repentaglio la sua vita e pagherà un prezzo altissimo. Seguendo la scansione narrativa di un thriller cupo e visionario, il romanzo si snoda attraverso personaggi e situazioni marcati da un'atavica deformità antropologica o morale: Mirva, la ninfomane spietata ma politicamente corretta; Elena, l'ex moglie amorale e cinica; l'inquietante capo camorra Don Conese; l'agghiacciante sottosegretario Iesi e il suo pupazzo Mitri, capopartito cialtrone; Severo, il magistrato traditore e Fenzi, il magistrato esemplare...